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INTEGRATORI ALIMENTARI ... IL MIO PENSIERO

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Penso che tutti abbiano sentito questa sconvolgente notizia apparsa ieri, 28 febbraio, su: giornali, telegiornalei, siti vari e social network.

 

Senza entrare nel merito della questione che è a dir poco racapricciante, vorrei solo dire qual'è il mio pensiero circa gli integratori alimentari. Diciamo che questo articolo è il pretesto per affrontare questo argomento, ma già ci avevo pensato sentendo del doping "nascosto" negli integratori degli atleti Olimpici o leggendo le varie pubblicità che appaiono su siti vari ... anche di società sportive ... GIOVANILI!!!

Senza fare di tutta un'erba un fascio premetto che io condivido l'uso di integratori per comprovate carenze, come ad esempio può essere il ferro per le donne, oppure per un reintegro dopo una malattia o per assimilare elementi che magari a causa di malattie non sono sintetizzate dall'organismo.

Casi in cui c'è reale bisogno ce ne sono purtroppo, ma non riesco invece a comprendere nel modo più assoluto l'uso sistematico che troppi atleti o presunti tali in salute ne fanno; come se si trattasse di mangiare il "pane quotidiano". E la cosa triste è che nel mondo dello sport amatoriale e anche giovanile, a quanto pare, la cosa è molto diffusa.

Oramai penso che per molti sia più che altro una dipendenza psicologica "non l'ho preso e quindi oggi non vado". 

E' vero che non è doping, ma il fatto che non siano inseriti in una lista internazionale non significa che non possano far male (vedi il caso di questo povero ragazzo che alla fine ha assunto sostanze che tantissimi assumono, ma che in un corpo così giovane ha avuto effetti fortemente negativi e, si spera, reversibili) .

Il rischio per la salute dovrebbe far riflettere. Senza entrare nel discorso ancora diverso delle bevande energetiche che aborro nel modo più assoluto ...non presentatevi mai in campo con una di queste perchè vi fulmino angry ... ad esempio anche il semplice uso continuo di integratori salini, come le varie bevande che si trovano comunemente in negozio, può causare problemi renali come i calcoli.

Io ritengo che sia sufficiente invece avere un'alimentazione più corretta e che risponda alle richieste del nostro fisico a seconda: dell'età, del sesso, della stagione e dello sport praticato. Ma questo forse richiede impegno, costanza e tempo.

E poco regge anche la scusa "ma sono tutti naturali" perchè penso non ci voglia un chimico per affermare che anche tante droghe "si possono coltivare" sul balcone o nell'orto di casa.

A tal proposito, e facendo un discorso un po' più "profondo", penso che voler a tutti i costi far fronte a certe difficoltà che si incontrano nella pratica dello sport come ad esempio poca resistenza o poca forza usando bustine, bevande o pastigliette, è un non voler riconoscere che abbiamo dei limiti. Ma sono i limiti a dare lo stimolo per lavorare di più per far si che il nostro fisico li superi un po' alla volta.

E se proprio non si riesce a fare qualcosa o a migliorare, pazienza, vorrà dire che è un limite insuperabile ... perchè, a discapito di tanti slogan e frasi d'effetto come "credi nell'impossibile" o "puoi fare ciò che vuoi se lo vuoi veramente", spesso è necessario fermarsi davanti a qualcosa.

Ultimamente mi sono innamorata di questa frase "Fa quel che può, quel che non può non fa" (Alberto Manzi).

In fondo è la rincorsa del sogno che deve essere un piacere.

Non voglio insegnare niente, questo è solo il mio pensiero.

 

 

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